Il neonato

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    Il neonato
    Il neonato è un "esserino" tozzo, con un grande tronco e un grande capo, arti corti e un peso che si aggira tra i 3 e i 3,5 chili (ma ampiamente variabile). È lungo circa 50 cm e può nascere a termine o prima del termine (prematuro) oppure oltre il termine (postamaturo). Le ossa del cranio non sono ancora saldate tra loro e al tatto sono evidenti spazi vuoti, come la fontanella anteriore, che si chiude verso i 12-16 mesi (o anche dopo) e che è costituita da un tessuto fibroso molto resistente che protegge il cervello del bambino. Alla nuca è talvolta palpabile un'altra fontanella, la fontanella posteriore, molto piccola, che si chiude in poche settimane.

    Caratteristiche fisiche
    A causa del passaggio attraverso il canale del parto (in caso di parto naturale) o anche per posizioni particolari sia prima che dopo la nascita, il cranio del neonato può presentarsi asimmetrico, appiattito, allungato, ma si tratta di un fenomeno che scompare del tutto entro il primo anno di vita del bambino.

    La cute del neonato modifica il suo colore da un giorno all'altro: prima è rosea per assumere poi una sfumatura albicocca dovuta alla comparsa dell'ittero. Al momento della nascita è ricoperta da uno strato di sostanza biancastra, untuosa al tatto, che protegge la pelle dalla macerazione per opera del liquido amniotico.

    I capelli sono rari e fini e le unghie delle mani sono ben sviluppate (a differenza di quelle dei piedi).

    L'ittero del neonato, dovuto principalmente a un'insufficiente funzione del fegato, inizia dopo un paio di giorni e si attenua già nella quinta-sesta giornata di vita. Si tratta di una colorazione giallo-albicocca della pelle data dal mal assorbimento di bilirubina, pigmento derivato dalla distruzione dei globuli rossi e che normalmente dovrebbe essere eliminato con la bile. È più marcato e protratto nei prematuri e nei nati da parti difficili. Esistono molte varietà di ittero, ma il più frequente è quello fisiologico che è presente in un terzo dei nati e non crea problemi particolari in quanto scompare spontaneamente.

    Il calo ponderale è dovuto in primo luogo alla scarsa quantità di cibo nei primi 2-3 giorni di vita, ma è un peso che si recupera in circa dieci giorni. Perdono più peso i bimbi molto grossi, mentre i prematuri recuperano il peso neonatale più lentamente.

    L'atteggiamento spontaneo del neonato è un atteggiamento di agio e rispecchia la posizione fetale, con arti superiori e inferiori flessi, rinserrati contro il tronco: occorre rispettare questa posizione. Capita spesso di vedere neonati o lattanti nei primi mesi di vita molto agitati, che piangono frequentemente, a causa di una posizione forzata. È sufficiente permettere al bambino di assumere la posizione fetale per risolvere questo disagio.

    Se è prematuro
    Il bambino prematuro, nascendo con un incompleto sviluppo organico, è più fragile degli altri bambini sotto molti aspetti, ma soprattutto per la respirazione, la termoregolazione e la digestione. Se pesa meno di 2 chili necessita di un'assistenza altamente specializzata (per esempio nei centri prematuri che si trovano nel reparto maternità degli ospedali), assistenza e cure che garantiscono un regolare sviluppo anche ai bambini nati al sesto mese di gravidanza.

    La nascita di un bambino prima del termine costituisce sempre un problema, che si risolve solo con una completa assistenza ostetrico-pediatrica. Per questo il parto dovrebbe essere espletato in maternità attrezzate, con l'assistenza anche del pediatra che si prenderà cura del neonato fin dal primo istante, evitandogli stress e raffreddamenti, molto pericolosi per questi bambini. L'assistenza pediatrica consiste principalmente nel controllo della temperatura, dell'umidità e dell'ossigeno, garantito dall'impiego dell'incubatrice. Anche l'alimentazione del bambino prematuro richiede attenzioni e competenza particolari sia nella scelta del latte sia nella modalità di somministrazione.

    Comunque, superato un periodo di adattamento (che dipende dal grado di immaturità), questi bambini non hanno nulla di diverso rispetto ai bambini nati a termine. Qualche precauzione generica si deve avere solo per il primo anno di vita. Gli inconvenienti cui più facilmente vanno incontro i prematuri sono:
    ■le facili infezioni: dovute a una modesta e transitoria riduzione dei poteri difensivi dell'organismo, che scompare entro l'anno
    ■l'anemia del secondo semestre, ossia una forma da carenza di ferro dovuta al precoce esaurimento delle scorte che di solito vengono accumulate dal feto nel corso degli ultimi mesi di gravidanza. Si previene anticipando lo svezzamento e introducendo precocemente alimenti ricchi in ferro assimilabile, come i liofilizzati di carne. A partire dal quarto mese è bene somministrare prodotti contenenti ferro per bocca
    ■il rachitismo, dovuto a carenza di vitamina D, di calcio e di fosforo. Il prematuro è caratterizzato da un ritmo di accrescimento molto elevato e spesso l'apporto di questi elementi non è adeguato. Il rachitismo si previene e si cura aumentando la loro introduzione fin dalle prime settimane di vita.
     
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